Mentre la rete si estende con ritmo vertiginoso, la cartografia economica assume contorni particolari: aree industriali vengono riconvertite in piattaforme cloud, zone deserte sono trasformate in data-center. E il baricentro dell’innovazione scivola verso un insieme di città capaci di mescolare capitali, regole snelle e talento internazionale.
È importante individuare questi centri, perché imprenditori e professionisti possono così equilibrare nel modo corretto investimenti e strategie con maggiore consapevolezza, evitando di inseguire trend già maturi e preferendo territori in cui la crescita tecnologica si fonde con infrastrutture di nuova generazione.
Dubai: la porta verso l’innovazione
Sulle rive del Golfo Persico, tra grattacieli e quartieri smart, lavorare a Dubai si configura ormai come opzione concreta per chi scrive codice, analizza dati o progetta esperienze digitali; merito di un impianto di regole che, in poco tempo, ha aperto la strada ad aree specializzate, ad esempio, in settori come la tecnologia finanziaria.
A tutto ciò hanno contribuito la connettività veloce disponibile ovunque, i pagamenti elettronici scelti dalla maggior parte della popolazione e un programma di gestione volto alla sperimentazione, per abbreviare il percorso dal concept al prodotto, accelerando allo stesso tempo un mercato flessibile e altamente variegato.
Singapore: centro della finanza digitale
Singapore è protagonista di norme che premiano rapidità e trasparenza. Ne nasce un corridoio di investimenti che richiama imprenditori da tutto il mondo, attirati da imposte contenute e da istituzioni che si occupano di ricerche e studi su intelligenza artificiale, biotecnologia e cloud.
L’inglese sicuramente rende più semplice l’inserimento di professionisti europei ed esistono anche aree, come quella del parco industriale One-North, che offrono spazi in cui ricercatori e investitori discutono senza intermediari, accelerando la nascita di nuove imprese dal carattere innovativo.
Shenzhen: protagonista del settore hardware
Da un lato un panorama urbano che cambia spesso; dall’altro, un insieme di fabbriche caratterizzate da un monitoraggio continuo di produzione e logistica: a Shenzhen chi sviluppa dispositivi IoT o componenti elettroniche trova fornitori e centri di ricerca nel raggio di pochi chilometri, riducendo notevolmente il tempo che separa un prototipo dalla linea di montaggio.
Sono a disposizione anche buoni governativi in grado di coprire fino al 30% delle certificazioni internazionali, strumenti di sostegno per startup che collaborano con giganti del settore negli ambiti della realtà aumentata, della robotica collaborativa e delle reti veloci sperimentali.
Toronto e Waterloo: intelligenza artificiale nei Grandi Laghi
Nel corridoio che lega la capitale finanziaria di Toronto all’università di Waterloo, è protagonista la ricerca accademica: le istituzioni di studio che si occupano di tecnologia realizzano brevetti e spin-off centrati su big data e machine learning.
Allo stesso tempo, esistono programmi che concedono permessi di lavoro in poche settimane, assicurando alle aziende un flusso costante di ingegneri che provengono da molti Paesi. Un costo della vita più basso rispetto a molte città statunitensi e sgravi fiscali su ricerca e sviluppo, infine, completano il quadro di una località in cui scienza e industria si rafforzano a vicenda.
Bangalore e Hyderabad: l’importanza delle architetture cloud
Bangalore e Hyderabad, in India, danno forma a un tessuto produttivo composto da migliaia di società tecnologiche. Il governo, con appositi programmi, semplifica strumenti come la firma elettronica e le identità digitali: molte imprese, quindi, aprono centri di erogazione di servizi e dedicati all’assistenza multilingue che possono servire utenti di tutto il mondo.
Anche in questo caso, come nei precedenti che sono stati descritti, si tratta di luoghi in cui è presente una grande energia creativa. Città e località del mondo nei quali imprenditori e professionisti riescono a portare sul mercato delle soluzioni avanzate dal punto di vista tecnologico che, sostenute da infrastrutture sicuramente all’avanguardia, trovano sempre terreno fertile per prosperare in tutto il pianeta.