Reddito di Cittadinanza e Lavoro: cosa cambierà?
di Redazione
30/09/2024
Il Reddito di Cittadinanza
Il Reddito di Cittadinanza è stato uno dei primi provvedimenti varati dal governo Conte 1, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e approvato con l'accordo con la Lega che faceva parte del medesimo governo giallo-verde. Questo provvedimento si divide in due parti: Da un lato un aiuto economico per le persone in difficoltà economiche che si compone di:- Persone disoccupate ma potenzialmente impiegabili
- Persone che per motivi di età o di impedimento a lavorare per mille diversi motivi non sono impiegabili
Le modifiche al Reddito di Cittadinanza
A parte le diverse posizioni politiche sul Reddito di Cittadinanza, tra chi punta su una conferma della misura e chi, invece, vorrebbe abolirla, intanto già il governo Draghi ha introdotto delle modifiche importanti. Dal 15 di luglio 2022 è operativa la cosiddetta “Dichiarazione di Immediata Disponibilità o DID. Si tratta di una disponibilità al lavoro automatica, non occorre quindi scrivere, firmare o inoltrare nulla. All'atto della presentazione della domanda di Reddito di Cittadinanza si attiva la DID che prevede l'obbligo di accettare un lavoro proposto, da parte di chi è dichiarato idoneo al lavoro nel nucleo famigliare. In caso di non accettazione di un lavoro congruo, compatibile con la capacità e professionalità della persona, automaticamente si perde il diritto al Reddito di Cittadinanza. Questo nel caso estremo ma c'è un gradino prima che accada questo. Al primo rifiuto giustificato del lavoro si va incontro ad una decurtazione del Reddito se superiore a 300 euro mensili ma a fronte di ulteriori rifiuti il reddito viene revocato. Nel futuro ci sono proposte e idee diverse nei diversi schieramenti politici. Uno di questi prevede una fonte di reddito solo per le persone che non hanno la possibilità di lavorare per diversi motivi. Lo Stato, perciò, comunque non lascerà in ogni caso abbandonate a se stesse le persone in difficoltà e senza alternative mentre si pensa di attribuire alle aziende l'entità del reddito di cittadinanza a fronte dell'assunzione dei percettori, favorendo la dignità del lavoro e l'occupazione, quindi. Altre forze politiche vorrebbero lasciare la parte assistenziale del Reddito di Cittadinanza così come è ora ma con interventi concreti a favore della ricerca di lavoro. Cosa realmente accadrà lo si vedrà solo dopo le elezioni, quello che è certo è che il Reddito di Cittadinanza è stato finanziato ancora per il 2022 attraverso la Legge di Bilancio a gennaio del medesimo anno, perciò eventuali interventi di modifica sostanziale si vedranno con la prossima Legge di Bilancio.Articolo Precedente
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