Il design minimal, tutto quello che c’è da sapere su questo trend

Il concetto di design minimal è stato inventato attorno agli anni sessanta. La filosofia che si cela dietro questa linea di pensiero, è legata al senso di semplicità delle cose. Al contrario di quel che accade oggi, che invece si dà valore esclusivamente all’apparenza.

Più cose si hanno e si mostrano, maggiore è il senso di fiducia che si tende a dare. Per fortuna però, non tutti la pensano in questo modo. C’è chi crede ancora al design minimal, tanto da esser divenuto un trend anche in tempi odierni.

Cosa si intende per design minimal

Il primo a coniare (nel campo dell’arredamento), il concetto di design minimal, è stato il filosofo inglese Richard Wollheim. Egli volle far credere che con dei pochi ma essenziali elementi, si possa dar vita a qualcosa di semplice, ma altrettanto significativo.

Nella lista delle migliori abitudini, che è possibile trovare qui, c’è anche quella di creare un ambiente di studio, lavoro o riposo sano, in grado di garantire la massima concentrazione senza alcuna distrazione. Proprio per questo aspetto, il design minimalista viene in nostro soccorso.

La modernità prevede caos, senso di appartenenza, così tanta da trasferire un messaggio a volte dannoso: chi possiede più beni materiali, significa che ha tutto. Il più delle volte però, funziona proprio all’opposto di quel che si pensi: “si può possedere tutto, senza avere nulla”.

Ne è la prova vivente Richard Wollheim, che ha sottolineato l’importanza di arredare la propria casa o il proprio studio, tenendo conto soltanto di quel che è essenziale avere. Psicologicamente ciò darà un ordine lineare ed equilibrato, lo stesso che a sua volta possiamo sentire di avere nella nostra vita.

Design minimalista: quali sono gli elementi essenziali da non dimenticare?

In un certo senso, lo stile minimalista deve rappresentare la propria personalità, la propria anima. Motivo per cui non esiste un vero e proprio standard da seguire. È necessario inserire soltanto gli elementi indispensabili per poter vivere bene in quel determinato ambiente (appartamento o studio lavorativo che sia).

Ad esempio, il trend del design minimal è quello di ridurre i metri quadrati degli ambienti per poter spostarsi con facilità da una stanza all’altra, oppure di inserire pochi oggetti (abolendo i superflui), per poter pulire in minor tempo possibile gli spazi interni e ottimizzare i tempi.

Quando si pensa ad un arredamento minimal, ecco a quali caratteristiche bisognerebbe far riferimento:

  • Miglior funzionalità: adattare in base alle proprie esigenze, pochi oggetti ma indispensabili per condurre la vita quotidiana.
  • Nessun problema di ingombro: potrebbe sembrare banale o assurdo, ma il fatto di avere tante cose a cui badare e tenere in ordine, psicologicamente influisce negativamente.
  • Colori tenui (preferibilmente bianco): pareti bianche e finestre da cui far entrare i raggi solari, è la miglior medicina per il proprio star bene.
  • Arredi e mobili semplici: lo stesso principio dei colori tenui, in un ambiente dal design minimalista è indispensabile inserire degli arredi e dei mobili con una certa semplicità.
  • Spazio ai materiali moderni: innovazione e modernità devono essere collocati al primo posto. Questo per poter instaurare con la propria mente, un senso di benessere e piacevolezza quando si vive in un determinato ambiente.
  • Nessuna decorazione particolare: fronzoli e decorazioni particolari, sono gli antagonisti del design minimal. Raccomandiamo semplicità al fine di poter stare bene e vivere in un ambiente senza troppa pesantezza.

A lungo andare, le possibilità e le idee di arredare casa in stile minimal si fanno sempre più numerose. Suggeriamo anticipatamente, di avere un’idea (consultando magari un professionista del settore), su quella che sarà la propria casa o studio minimalista.

Con le rappresentazioni in 3D diventa molto più semplice poter anticipare il proprio ambiente ideale.

Sarebbe superfluo sottolineare l’importanza di strutturare l’ambiente minimal per ogni stanza, dal soggiorno alla cucina, dallo studio alla stanza da letto e così via per gli ulteriori spazi che si andranno a creare.