Trading, prosegue il rally della Borsa: cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi?

Sono passati dodici mesi dallo scoppio della pandemia, che ha stravolto, completamente, le abitudini di qualunque cittadino del globo terrestre. L’emergenza sanitaria si è riflettuta, seppur con ampie differenze, in tutti i settori economici, alcuni dei quali messi in ginocchio dalla potenza deflagrante del virus.

La risalita, seppur faticosa, è appena iniziata, con qualche segnale di ripresa che, grazie anche alla scoperta dei vaccini, fa sperare in un 2022 all’insegna della (quasi) normalità pre-covid. Le borse finanziarie, in tal senso, sembrano scommettere decisamente su questo scenario, come evidenziano i fortissimi rialzi dei listini avvenuti da fine ottobre 2020, all’indomani dell’annuncio della scoperta del vaccino da parte di Pfizer.

Sei mesi di “effetto Pfizer” sui mercati finanziari

La maggior parte dei mercati, infatti, ha assorbito il forte shock accusato all’indomani dello scoppio dell’emergenza sanitaria e fa registrare dei livelli di prezzo più alti rispetto al momento in cui, poco più di dodici mesi fa, il covid fece capolino anche nelle vite dei cittadini occidentali.

Se è innegabile che la scoperta di alcuni efficaci vaccini abbia agevolato il forte recupero dei listini, è altrettanto vero che le politiche espansionistiche messe in capo delle banche centrali e delle amministrazioni dei principali paesi più sviluppati abbiano avuto un ruolo a dir poco fondamentale. Una liquidità elevata, che sta contribuendo ad aumentare le attese di spinte inflazionistiche neppure lontanamente immaginabili solo sei o sette mesi fa.

E qualche riflesso, in tal senso, lo si è potuto evidenziare sui tassi dei titoli obbligazionari, in particolar modo i bond sovrani, che hanno avuto un aumento dei rendimenti, seppur contenuto, come non si vedeva da tempo. Certo, i tassi a breve restano negativi. Ma la parte lunga, quella, per intenderci, attinente ai titoli a lunga scadenza, qualche piccolo segnale lo ha già lanciato.

Le performance più sbalorditive, però, sono state fornite da un asset reperibile solo ed esclusivamente tramite il trading online, che, complici proprio le misure di distanziamento sociale adottate da marzo 2020, è diventato, al giorno d’oggi, lo strumento di maggior utilizzo per l’allocamento dei propri risparmi in ambito finanziario.

Continuerà il rally o si entrerà in una fase di correzione dei mercati?

Stiamo parlando, per quanto ovvio, delle criptovalute, ovvero le monete intangibili, che da oltre un decennio dividono il mondo finanziario tra scettici ed entusiastici: il Bitcoin, la cripto più famosa del mondo, ha visto accrescere il proprio valore di oltre il 600% nell’ultimo anno. Un dato che non ha fatto altro che accrescere gli estimatori di queste valute, che comunque, va ricordato, sono uno strumento con una volatilità certamente non contenuta.

Esse, di conseguenza, vanno concepite come un ottimo elemento diversificatore all’interno di un portafoglio strutturato e diversificato, in modo da poter essere un utile supporto per cercare di ampliare le performance complessive del proprio portafoglio finanziario. Il mondo del trading online, d’altro canto, offre svariate opportunità, come il Forex, i CFD o gli ETF, solo per citare tre asset ai quali, al giorno d’oggi, ricorre una fetta consistente di utenti.

Per allocare efficacemente i propri risparmi in ambito finanziario, quindi, è assolutamente indispensabile affidarsi ad un sito che spiega bene il trading online. Una regola ancor più importante in questo momento, con i listini finanziari reduci da svariati mesi di rialzi: il supporto di professionisti seri e qualificati, può risultare di fondamentale importanza nei prossimi mesi, che potrebbero essere caratterizzati da una spiccata volatilità.

Nel mondo finanziario, infatti, esistono due filosofie opposte, tra chi sostiene che i mercati, grazie alle abbondanti iniezioni di liquidità delle banche centrali, continueranno a crescere e chi, invece, tema possa essere ormai prossimo uno storno, considerato che la ripresa economica, al momento, non è così vigorosa come pronosticato dai mercati in base alle attuali quotazioni.