Economia – Scenari Politici Economici https://www.scenaripoliticieconomici.it Sito di economia e finanza Sun, 24 Apr 2022 19:41:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.6.8 Carte di pagamento in Italia: crescita esponenziale negli ultimi cinque anni https://www.scenaripoliticieconomici.it/carte-di-pagamento-in-italia-crescita-esponenziale-negli-ultimi-cinque-anni/ Sun, 24 Apr 2022 19:41:10 +0000 https://www.scenaripoliticieconomici.it/?p=86 Un tempo diffidenti nell’utilizzo dei sistemi di pagamento elettronici, basti pensare alle lunghe file che si creavano all’interno delle filiali[...]

L'articolo Carte di pagamento in Italia: crescita esponenziale negli ultimi cinque anni proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Un tempo diffidenti nell’utilizzo dei sistemi di pagamento elettronici, basti pensare alle lunghe file che si creavano all’interno delle filiali bancarie, in molti casi per ritirare la busta paga o effettuare un modesto prelievo in contante, gli italiani – seppur in ritardo rispetto ad altre popolazioni del Vecchio Continente – sembrano aver compreso l’estrema utilità di questo strumento.

Tutti gli strumenti di pagamento elettronici, come quelli presenti su carte24.info, hanno visto aumentare la loro capillare diffusione lungo lo Stivale, da Nord a Sud, migliorando la vita dei cittadini del nostro splendido paese. Al giorno d’oggi pochi soggetti, perlopiù di età avanzata, non posseggono una carta, riscontrando enormi difficoltà nel poter effettuare taluni pagamenti, oltre ad esporsi al rischio di perdere i contanti per svariati motivi.

Bancomat e prepagate: i motivi del boom dell’ultimo quinquennio ed il ruolo del web

I dati, in tal senso, sono la fotografia migliore, che consente di offrire uno spaccato reale, chiaro e veritiero di quanto abbiamo fin qui descritto. Le carte di debito, note ai più col nome “bancomat”, restano lo strumento maggiormente diffuso nel nostro paese, con quasi 60 milioni presenti nei portafogli dei cittadini del Belpaese.

L’aumento nell’ultimo quinquennio si stima attorno al 16% ed ha riguardato, in molti casi, persone che hanno dovuto fare di necessità virtù. È inutile negare, infatti, come il periodo dei lockdown, che limitava o rendeva estremamente complesso l’accesso agli sportelli bancari, abbia spinto moltissimi italiani all’utilizzo del Bancomat, strumento elettronico base per poter effettuare prelievi nei giorni festivi e a qualsiasi orario, oltre alla possibilità, estremamente comoda, di pagare direttamente presso gli esercenti.

La pandemia, quindi, ha dato ulteriore impulso all’utilizzo delle carte di pagamento, anche se il fenomeno era in netta e costante ascesa da almeno vent’anni, epoca in cui un fattore, più di ogni altro, ha inciso profondamente nella quotidianità di ciascuno di noi: la fruizione di Internet su larga scala.

Il web è diventata l’anima del commercio, come testimonia il vertiginoso volume d’affari dell’e-commerce, che ha raggiunto, a conti fatti, quello dei negozi fisici. Lo strumento maggiormente utilizzato per acquistare online è la carta prepagata, fruibile anche per i prelievi presso gli ATM posti all’esterno degli istituti di credito ed effettuare pagamenti direttamente dagli esercenti.

Carta di credito, lo strumento più ambito ma meno posseduto dagli italiani

La crescita di questo specifico strumento è stata, nel periodo preso in considerazione, di oltre il 25%: sul territorio italiano sono presenti, ad oggi, trentadue milioni di prepagate; cinque anni fa ne erano presenti venticinque. Le carte prepagate, oltre ad essere estremamente comode e snelle per i pagamenti online, garantiscono maggior sicurezza psicologica per quei soggetti che temono di poter subire frodi o operazioni di phishing online.

Il saldo della carta prepagata, che coincide col limite utilizzabile della stessa, è la cifra massima potenzialmente oggetto di frode, a differenza, invece, di quanto accade con le tradizionali carte di credito, esposte per l’intero massimale mensile della stessa. Va detto a chiare lettere, tuttavia, che la maggior parte delle carte di credito dispongono di un’assicurazione che, qualora non fosse dimostrata la malafede del titolare, procedono direttamente al rimborso.

Anche le carte di credito, seppur cresciute in misura inferiore rispetto a carte di debito e ricaricabili, hanno visto crescere la loro diffusione negli ultimi cinque anni. L’aumento è stato di oltre un milione di tessere: le carte di credito attualmente circolanti sono quasi 15,5 milioni (+11% nel quinquennio). Il numero inferiore rispetto a bancomat e prepagata è dovuto ad alcuni elementi come, tra gli altri, il costo maggiore del canone annuo, disporre di merito creditizio per ottenerla e le commissioni applicate sui prelievi in contanti.

L'articolo Carte di pagamento in Italia: crescita esponenziale negli ultimi cinque anni proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Perché Alfa Advisor non è una truffa ma un ottimo strumento per il tuo trading online https://www.scenaripoliticieconomici.it/perche-alfa-advisor-non-e-una-truffa-ma-un-ottimo-strumento-per-il-tuo-trading-online/ Thu, 14 Apr 2022 15:20:22 +0000 https://www.scenaripoliticieconomici.it/?p=82 Il trading online è senza dubbio un’attività ad alto rischio. È assolutamente normale: rendimenti molto più alti dei classici investimenti[...]

L'articolo Perché Alfa Advisor non è una truffa ma un ottimo strumento per il tuo trading online proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Il trading online è senza dubbio un’attività ad alto rischio. È assolutamente normale: rendimenti molto più alti dei classici investimenti bancari devono per forza essere accompagnati da un livello di rischio più alto.

Questo concetto è fondamentale per chiunque voglia approcciarsi per la prima volta al mondo degli investimenti finanziari online.

Purtroppo, oltre agli assodati e conclamati rischi legati all’operatività del trading online, i trader devono anche far fronte ad un pericolo più subdolo, ma forse ancora più pericolose: le truffe online.

Sì, perché, come spesso capita, nel momento in cui il trading online si è diffuso in tutto il mondo, sono anche nate piattaforme non regolamentate o servizi truffa che portavano i tanti sfortunati a perdere tutto il loro capitale in pochissimo tempo.

Oggi ti vogliamo parlare di un Expert Advisor, Alfa Advisor di Trading Millimetrico, in grado di rispondere ai mercati con logiche e strategie che riescono a massimizzare i profitti e al tempo stesso minimizzare il rischio.

I risultati di Alfa Advisor

Chiariamo subito una cosa: i risultati passati non possono essere in alcun modo considerati una prova di quelli che saranno i risultati futuri. Questo vuol dire che nessuno è in grado, nel mondo del trading online, di assicurarti una rendita certa e priva di rischio.

Come abbiamo detto il fattore rischio è sempre molto impattante nell’operatività online. Tuttavia, le diverse strategie possono avere impatti differenti e un’attenzione alla conservazione del capitale differente.

Da questo punto di vista Alfa Advisor negli ultimi mesi ha registrato rendimenti mensili medi intorno al 5%, con un Drawdown massimo del 12%. Questo vuol dire, in parole povere, che da quando è stato lanciato il software, il capitale iniziale è stato incrementato del 5% al mese, ma è stato anche preservata l’esposizione, portandola, nel suo punto più estremo, ad un valore del 12% del capitale.

Questi numeri, per quanto poco significativi per il futuro, devono far riflettere sulla tipologia di servizio che rappresenta Alfa Advisor.

Perché Alfa Advisor non è una truffa?

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, il fattore sicurezza deve sempre essere la prima cosa da guardare quando si sceglie di affidarsi a servizi legati al mondo del trading online. Viene quindi spontanea la domanda: come faccio a sapere che Alfa Advisor non sia una truffa?

La risposta può essere divisa in diverse argomentazioni. Prima di tutto, l’azienda che ha sviluppato il software (Trading Millimetrico) mostra tutti i suoi riferimenti sul sito, nonché la registrazione del marchio e il deposito alla SIAE del software.

Già questo primo dato deve tranquillizzare molto sulla bontà del servizio. Molte truffe, infatti, sono perpetuate tramite gruppi Telegram dove non esistono riferimenti concreti di chi gestisce il servizio. Al contrario, in questo caso, tutto è trasparente e conforme alle regolamentazioni in materia.

La seconda ragione è legata alla garanzia a vita offerta a chi acquista il prodotto. Che cosa vuol dire? Che se a causa del software doveste perdere più del 50% del capitale, Trading Millimetrico vi rimborserà completamente.

Ovviamente questa garanzia è vincolata ad alcune condizioni: dovete configurare l’Expert Advisor unicamente seguendo le linee guida che vi verranno fornite e dovrete utilizzare il broker consigliato sul sito.

Per quanto riguarda la configurazione del software, potrete personalizzarla a vostro piacimento ma ovviamente l’Expert è stato testato e calibrato seguendo delle precise indicazioni legate alla propensione al rischio.

Per quanto riguarda invece la scelta del broker, la motivazione è legata al fatto che quello consigliato permette di sfruttare i conti cent, che ti permetteranno di utilizzare Alfa Advisor anche con capitali relativamente piccoli, ovvero a partire da 500 euro.

Conclusioni

Il fattore rischio nel trading online non si può eliminare. Per questo motivo se decidete di entrare in questo mondo dovete sempre essere consapevoli che le probabilità di perdere soldi sono molto elevate.

Quello che potete, e dovete, fare assolutamente è quello di affidarvi a servizi seri, in grado di aiutarvi a generare profitti e al tempo stesso minimizzare i vostri rischi.

Alfa Advisor assolve egregiamente a questa funzione. Per questo motivo possiamo affermare che non è minimamente paragonabile ai tanti servizi truffa che potrete trovare in rete, ma un ottimo strumento per la vostra operatività.

L'articolo Perché Alfa Advisor non è una truffa ma un ottimo strumento per il tuo trading online proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Trading, prosegue il rally della Borsa: cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi? https://www.scenaripoliticieconomici.it/trading-prosegue-il-rally-della-borsa-cosa-potrebbe-succedere-nei-prossimi-mesi/ Sat, 03 Apr 2021 21:42:31 +0000 https://www.scenaripoliticieconomici.it/?p=69 Sono passati dodici mesi dallo scoppio della pandemia, che ha stravolto, completamente, le abitudini di qualunque cittadino del globo terrestre.[...]

L'articolo Trading, prosegue il rally della Borsa: cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi? proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Sono passati dodici mesi dallo scoppio della pandemia, che ha stravolto, completamente, le abitudini di qualunque cittadino del globo terrestre. L’emergenza sanitaria si è riflettuta, seppur con ampie differenze, in tutti i settori economici, alcuni dei quali messi in ginocchio dalla potenza deflagrante del virus.

La risalita, seppur faticosa, è appena iniziata, con qualche segnale di ripresa che, grazie anche alla scoperta dei vaccini, fa sperare in un 2022 all’insegna della (quasi) normalità pre-covid. Le borse finanziarie, in tal senso, sembrano scommettere decisamente su questo scenario, come evidenziano i fortissimi rialzi dei listini avvenuti da fine ottobre 2020, all’indomani dell’annuncio della scoperta del vaccino da parte di Pfizer.

Sei mesi di “effetto Pfizer” sui mercati finanziari

La maggior parte dei mercati, infatti, ha assorbito il forte shock accusato all’indomani dello scoppio dell’emergenza sanitaria e fa registrare dei livelli di prezzo più alti rispetto al momento in cui, poco più di dodici mesi fa, il covid fece capolino anche nelle vite dei cittadini occidentali.

Se è innegabile che la scoperta di alcuni efficaci vaccini abbia agevolato il forte recupero dei listini, è altrettanto vero che le politiche espansionistiche messe in capo delle banche centrali e delle amministrazioni dei principali paesi più sviluppati abbiano avuto un ruolo a dir poco fondamentale. Una liquidità elevata, che sta contribuendo ad aumentare le attese di spinte inflazionistiche neppure lontanamente immaginabili solo sei o sette mesi fa.

E qualche riflesso, in tal senso, lo si è potuto evidenziare sui tassi dei titoli obbligazionari, in particolar modo i bond sovrani, che hanno avuto un aumento dei rendimenti, seppur contenuto, come non si vedeva da tempo. Certo, i tassi a breve restano negativi. Ma la parte lunga, quella, per intenderci, attinente ai titoli a lunga scadenza, qualche piccolo segnale lo ha già lanciato.

Le performance più sbalorditive, però, sono state fornite da un asset reperibile solo ed esclusivamente tramite il trading online, che, complici proprio le misure di distanziamento sociale adottate da marzo 2020, è diventato, al giorno d’oggi, lo strumento di maggior utilizzo per l’allocamento dei propri risparmi in ambito finanziario.

Continuerà il rally o si entrerà in una fase di correzione dei mercati?

Stiamo parlando, per quanto ovvio, delle criptovalute, ovvero le monete intangibili, che da oltre un decennio dividono il mondo finanziario tra scettici ed entusiastici: il Bitcoin, la cripto più famosa del mondo, ha visto accrescere il proprio valore di oltre il 600% nell’ultimo anno. Un dato che non ha fatto altro che accrescere gli estimatori di queste valute, che comunque, va ricordato, sono uno strumento con una volatilità certamente non contenuta.

Esse, di conseguenza, vanno concepite come un ottimo elemento diversificatore all’interno di un portafoglio strutturato e diversificato, in modo da poter essere un utile supporto per cercare di ampliare le performance complessive del proprio portafoglio finanziario. Il mondo del trading online, d’altro canto, offre svariate opportunità, come il Forex, i CFD o gli ETF, solo per citare tre asset ai quali, al giorno d’oggi, ricorre una fetta consistente di utenti.

Per allocare efficacemente i propri risparmi in ambito finanziario, quindi, è assolutamente indispensabile affidarsi ad un sito che spiega bene il trading online. Una regola ancor più importante in questo momento, con i listini finanziari reduci da svariati mesi di rialzi: il supporto di professionisti seri e qualificati, può risultare di fondamentale importanza nei prossimi mesi, che potrebbero essere caratterizzati da una spiccata volatilità.

Nel mondo finanziario, infatti, esistono due filosofie opposte, tra chi sostiene che i mercati, grazie alle abbondanti iniezioni di liquidità delle banche centrali, continueranno a crescere e chi, invece, tema possa essere ormai prossimo uno storno, considerato che la ripresa economica, al momento, non è così vigorosa come pronosticato dai mercati in base alle attuali quotazioni.

L'articolo Trading, prosegue il rally della Borsa: cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi? proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Come sta cambiando il mondo dei prestiti online: il trend dell’Italia https://www.scenaripoliticieconomici.it/come-sta-cambiando-il-mondo-dei-prestiti-online-il-trend-dellitalia/ Mon, 31 Aug 2020 20:18:40 +0000 https://www.scenaripoliticieconomici.it/?p=63 Il ricorso al mondo del credito al consumo è sensibilmente aumentato nel nostro paese, specie nell’ultimo decennio. A favorire questa[...]

L'articolo Come sta cambiando il mondo dei prestiti online: il trend dell’Italia proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Il ricorso al mondo del credito al consumo è sensibilmente aumentato nel nostro paese, specie nell’ultimo decennio. A favorire questa crescita sono stati diversi fattori. E’ fuor di dubbio, ad esempio, come le tre crisi intercorse negli ultimi dodici anni, da Lehman Brothers a quella recente sanitaria, passando per le manovre speculative avvenute sul nostro debito sovrano (soprattutto nel 2011), abbiano aumentato la platea dei sottoscrittori.

Esse, di fatto, hanno generato un problema che, numeri alla mano, ha scalfito non poco le abitudini degli italiani: la perdita del potere d’acquisto da parte del ceto medio, la terza più significativa dell’intera area €uro. Ricorrere ad un prestito, di conseguenza, è diventata un’azione sempre più frequente da parte degli italiani, anche se le modalità d’approccio sono letteralmente mutate nel tempo.

Approccio dei cittadini al mondo del credito: come è mutato grazie ad internet

Oltre alla minor capacità di spesa fin qui citata, che nei decenni scorsi, in buona sostanza, è stato il quasi esclusivo motivo per il quale i risparmiatori nostrani accendevano un finanziamento, oggi esso viene valutato come utile strumento per preservare i propri risparmi, talvolta faticosamente accumulati con ore di duro lavoro: anziché smobilizzare quest’ultimi, si preferisce contrarre un prestito personale.

Un’evoluzione comportamentale degli italiani, che testimonia come gli stessi si siano finanziariamente emancipati ed abbiano concepito, compiutamente, quali siano le finalità per le quali si richiede un prestito: non bisogna essere per forza con l’acqua alla gola per farvi ricorso. Ed è indubbio come la rete telematica sia stata fondamentale nel compimento di questo radicale mutamento comportamentale dei nostri concittadini.

Grazie anche alla accomodante politica monetaria della Banca Centrale Europea, che ormai da svariati ha portato in area negativa i tassi ufficiali con l’intento di dar vigore alla zoppicante economia dell’Unione Europea, la richiesta dei prestiti online è letteralmente schizzata alle stelle, specie nei mesi immediatamente successivi alla fine del lockdown, sia lato imprese che privati.

I più richiesti in rete sono i finanziamenti personali e quelli per consolidamento debiti. Quest’ultimi, soprattutto, hanno visto ampliare il numero delle persone che vi hanno fatto ricorso, fondamentalmente per due motivi: ridurre il carico complessivo degli impegni mensili, raggruppandoli in un’unica rata; approfittare della favorevole situazione congiunturale in tema di tassi interessi, abbassando gli oneri da riconoscere alle finanziarie.

Prestiti personali tradizionali, ma non solo: come si è evoluto il mondo del credito grazie al web

Un dato, meglio di qualunque altro, è in grado di testimoniare come i finanziamenti online siano stati il volano dell’intero mondo del credito al consumo: rispetto a dodici mesi fa, le richieste sono state superiori del 20%, contribuendo, significativamente, ad immettere nel sistema economico preziose risorse per aiutare famiglie ed aziende in un momento, come l’attuale, dove il covid sta mostrando quanto sia deflagrante anche sulla tenuta economica e sociale del nostro paese.

Nel grande mondo del web, però, è possibile ricorrere anche ad altre tipologie di prestiti, fornendo valide alternative a coloro che, per motivazioni varie, preferiscono accedere al credito in maniera alternativa al classico prestito personale. L’esempio più eclatante, in tal senso, è rappresentato dalla Cessione del Quinto dello Stipendio o della Pensione, una tipologia di prestito che sta riscontrando il forte consenso dei risparmiatori italiani.

Esso, in primis, si differenzia dal tradizionale prestito personale per la modalità con la quale viene pagata la rata: anziché addebitare il conto corrente, essa viene trattenuta direttamente sul cedolino della busta paga percepita. A garantire il buon esito del pagamento è quindi il datore di lavoro, che, per quanto ovvio, deve porre la propria firma per far sì che venga erogata liquidità al proprio dipendente.

Negli ultimi anni, oltretutto, grazie al web è possibile inoltrare richiesta di prestito anche se si risulta non percettori di reddito, purché si adempia a determinate caratteristiche, Questo report è stato scritto in collaborazione con la redazione prestitisenzabusta.it formata da esperti del settore prestiti senza busta paga e finanziamenti personali.

L'articolo Come sta cambiando il mondo dei prestiti online: il trend dell’Italia proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Calcolare la cessione del quinto dello stipendio, come si fa? https://www.scenaripoliticieconomici.it/calcolare-la-cessione-del-quinto-dello-stipendio-come-si-fa/ Wed, 01 Jul 2020 10:49:34 +0000 https://www.scenaripoliticieconomici.it/?p=57 Stai cercando una guida sulla cessione del quinto dello stipendio? Come simulare il calcolo della rata della cessione del quinto[...]

L'articolo Calcolare la cessione del quinto dello stipendio, come si fa? proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Stai cercando una guida sulla cessione del quinto dello stipendio? Come simulare il calcolo della rata della cessione del quinto per capire se questo prestito può fare per te? Sei nel posto giusto! In questo approfondimento, ti spiegheremo con un esempio molto semplice tutti i procedimenti per poter calcolare in maniera rapida la cessione del quinto. Prima, però, cerchiamo di capire di più su questa tipologia di finanziamento.

Cessione del quinto: cos’è e a chi è rivolta

La cessione del quinto è una forma di prestito che viene concesso a chi ha un lavoro stabile o, comunque, ha un’entrata fissa al mese. In altre parole, se è un pensionato. Ciò perché è una tipologia molto particolare dove non è previsto un giorno mensile in cui paghi le rate ma ti viene tolto il saldo direttamente dalla busta paga – se sei un lavoratore – o dalla pensione – se, appunto, sei un pensionato.

Inoltre, ciò consente da un lato di essere sicuro di poter restituire il tutto e, quindi, non avere alcun intoppo burocratico. Dall’altro, hai la certezza che potrai ben figurare come buon pagatore e il che non fa mai male.

Per questo, però, è necessario un doppio requisito: oltre a essere un lavoratore dipendente (e NON un autonomo) devi avere il ‘posto fisso’. Il posto fisso, oggi, te lo garantisce solo la pubblica amministrazione e, quindi, in altre parole, dovrai essere un dipendente pubblico.

I dipendenti pubblici, infatti, sono praticamente illicenziabili e qualsiasi cosa succede hanno comunque il loro stipendio a casa. Quindi, non c’è alcun pericolo che possa fallire lo stato. Come, invece, può fallire un’azienda. Ed è per questo motivo che, infatti, se una banca dovesse rifiutare la cessione del quinto a un lavoratore privato, non è ‘cattiva’ la banca ma, anzi, vuole semplicemente cautelarsi. In un mondo che cambia sempre più velocemente, anche se hai un vecchio contratto a tempo indeterminato presso un’impresa, non sei più al sicuro.

Il mito del posto fisso nel privato è ormai crollato e, quindi, le banche legittimamente non vogliono rischiare. Se, invece, sei un pensionato l’unico tuo limite riguarda l’età. Di solito, l’età massima è 75 anni e oltre questa data non è possibile andare. Gli enti creditori più fiscali fanno sì che tu debba saldare tutto il prestito entro i 75 anni. Mentre quelli più malleabili, si accontentano che il saldo del prestito non debba partire oltre i 75 anni.

Per il resto, il procedimento è uguale come per un lavoratore: pagamento al saldo della pensione e tu ti ritrovi con il 20% in meno. Già ma come si calcola? Lo scopriamo nel prossimo paragrafo.

Come si calcola il 20% della cessione del quinto

Il calcolo della cessione del quinto può essere ingannevole per i non esperti. Infatti, può capitare che tu possa pensare che basti semplicemente lo stipendio diviso 5. In realtà, è leggermente più complesso.

Innanzitutto, dovrai togliere tutte le indennità, gli straordinari, le ferie e tutto ciò che di ‘surplus’ hai in busta paga. Lo stipendio deve essere ‘secco’. Inoltre, devi considerare che le mensilità non sono 12 ma almeno 13. A Natale, infatti, i dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato hanno la cosiddetta tredicesima: un ulteriore stipendio, come una sorta di ‘regalo’ a fine anno.

Per questo motivo, quindi, devi prendere lo stipendio ‘secco’ e moltiplicarlo per tredici. Ovviamente, se hai anche la quattordicesima, la moltiplicazione sarà per 14 e non per tredici. A questo punto, devi dividere il risultato che è venuto per 12, che sono poi effettivamente le rate che dovrai pagare ogni anni. Indipendentemente da quanti stipendio prendi, tu pagherai le rate ogni mese.

Ora, devi effettuare l’ultima operazione: dividere per 5 il risultato che ti è appena venuto. Ciò che ti uscirà sarà la cifra esatta che ti verrà detratta ogni mese direttamente dal tuo salario. Né più né meno. Ogni mese, fino al saldo finale della tua cessione del quinto, dovrai pagare quella cifra.

Presta, però, la massima attenzione perché se il tuo livello salariale è troppo basso, non puoi chiedere oltre una certa cifra. Perché rischi di andare sotto la soglia di ‘tolleranza’, per quanto riguarda i soldi disponibili ogni mese.

L'articolo Calcolare la cessione del quinto dello stipendio, come si fa? proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Scenario economico Bitcoin a 100.000 dollari: cosa potrebbe accadere? https://www.scenaripoliticieconomici.it/scenario-economico-bitcoin-a-100-000-dollari-cosa-potrebbe-accadere/ Fri, 26 Jun 2020 18:43:42 +0000 https://www.scenaripoliticieconomici.it/?p=54 Non siamo di fronte ad un’idea astratta, ma lo scenario economico del Bitcoin a 100.000 dollari è qualcosa a cui[...]

L'articolo Scenario economico Bitcoin a 100.000 dollari: cosa potrebbe accadere? proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Non siamo di fronte ad un’idea astratta, ma lo scenario economico del Bitcoin a 100.000 dollari è qualcosa a cui gli esperti del settore stanno pensando davvero. Come mai questa ipotesi? Semplice, il valore del Bitcoin che fino a un po’ di tempo fa oscillava tra i 4000 e i 5000 dollari, è più che raddoppiato di valore nelle ultime settimane. La moneta virtuale è passata da 4.000 dollari ad oltre 9.000 dollari. Questo scenario ha fatto parlare molto.

Scenario economico Bitcoin a 100.000: gli esperti parlano di crescita importante

I motivi per i quali le opinioni degli esperti sono ampiamente condivise, sono essenzialmente due, e avranno come effetto quello di permettere al Bitcoin di raggiungere quota 100.000 dollari. Andiamo nel dettaglio a vedere quali sono queste due situazioni:

La prima ragione è quella che vede il Bitcoin come un vero e proprio prodotto finanziario, che oramai va in linea più con gli andamenti di asset più conosciuti e meno come criptomoneta vera e propria. Infatti, come è accaduto diverse volte, il Bitcoin è stato utilizzato da molti investitori come bene rifugio, un po’ come di solito si fa acquistando l’oro. Questo è sicuramente un elemento che dà molto peso alla criptomoneta più vecchia e più famosa del mondo, e si tratta di quello che senza dubbio è un elemento preponderante nella crescita del suo valore. Ciò alla fine ci mostra come per i grossi investitori la criptomoneta Bitcoin rappresenta qualcosa di più di una moneta virtuale, ma un investimento con il quale parcheggiare il proprio denaro in periodi in cui le altre opzioni non garantiscono guadagni.

Il secondo motivo è quello dovuto all’Halving. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, ci riferiamo all’innalzamento della difficoltà di estrazione del Bitcoin, aspetto che come sappiamo porta a rendere più rara e quindi minore la presenza della moneta digitale sul mercato, e che ha come conseguenza quella dell’aumento della domanda e quindi del valore della stessa. Sappiamo inoltre che, in merito a questa moneta, c’è anche un altro elemento che la rende presto scarsa.

A differenza della moneta tradizionale il Bitcoin ha una quantità limitata, ovvero non potranno mai esistere più di 21 milioni di Bitcoin circolanti. Questa ulteriore limitazione porterà alla saturazione della moneta virtuale, e coloro che la possiedono sfrutteranno il vantaggio di essere gli unici ad averla facendo crescere il suo valore contestualmente a quello della domanda. Motivo per cui il concetto di scarsità ha ancora più valore in questo caso.

Lo scenario economico del Bitcoin a 100.000 dollari dunque è tutto meno che campato in aria, anzi, la previsioni degli esperti si basa su dati e situazioni che sono certe e alla fine nemmeno troppo lontane nel tempo. Inoltre, ci dicono che negli ultimi tempi sono molti anche gli investitori istituzionali che si rivolgono al Bitcoin. Si dice che sono molte le “Big Banks” che non solo si sono rivolte a questa moneta digitale, ma che ne stanno proprio facendo incetta.

Se andiamo a mettere insieme tutte queste informazioni abbiamo effettivamente un quadro positivo e decisamente incoraggiante della situazione. Sebbene l’attuale valore di un Bitcoin è di circa 9.000 euro, e quindi non molto basso, chi ha capitali da investire nei Bitcoin potrebbe diventare davvero ricco in breve tempo se crede in questa possibilità. Il raddoppio del valore degli ultimi tempi è comunque un segnale che ci mostra quanto questa moneta digitale rappresenti un’occasione ghiotta. Infatti, anche se poi il Bitcoin alla fine non raggiungesse il target di 100.000 dollari previsti, ma si fermasse anche a 50.000 dollari, sarebbe comunque un investimento più che positivo.

L'articolo Scenario economico Bitcoin a 100.000 dollari: cosa potrebbe accadere? proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Guadagnare online: quali sono le professioni più redditizie? https://www.scenaripoliticieconomici.it/guadagnare-online-quali-sono-le-professioni-piu-redditizie/ Fri, 27 Mar 2020 06:00:09 +0000 http://www.scenaripoliticieconomici.it/?p=44 Uno dei problemi principali che ha colpito gli italiani, negli ultimi quindici anni, è stato senza alcun dubbio la forte[...]

L'articolo Guadagnare online: quali sono le professioni più redditizie? proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Uno dei problemi principali che ha colpito gli italiani, negli ultimi quindici anni, è stato senza alcun dubbio la forte perdita del potere d’acquisto. Un problema che è testimoniato, concretamente, dai dati: nell’intera Unione Europea, infatti, solo i cittadini greci e ciprioti hanno visto eroso il proprio potere d’acquisto in misura maggiore di quello degli italiani. Di ben altro tenore, invece, sono i dati provenienti dalla Francia o dalla Germania, dove i propri cittadini hanno visto aumentare le proprie capacità di spesa.

Arrotondare le entrate mensili: un problema che riguarda milioni di italiani

Di conseguenza, la necessità di implementare il proprio reddito mensile è diventato, in moltissime famiglie, un mantra imprescindibile, un qualcosa al quale, di fatto, è indispensabile aggrapparsi per fare quadrare il bilancio famigliare. In tal senso, come abbiamo letto in un articolo su come guadagnare online, il ricorso al cosiddetto “smart working” è decisamente massiccio, ad ulteriore testimonianza di come la grande rete telematica non solo abbia accorciato le distanze fra le persone, mettendole in contatto visivamente anche a migliaia e migliaia di chilometri di distanza, ma rappresenti una vera e propria grande opportunità di guadagno.

Anche se vanno sempre tenute ben presenti le insidie che, spesso, nasconde il web. Ad esempio, è buona norma evitare i lavori a “sistema piramidale”, che obbligano la persona ad effettuare un “investimento iniziale” e venga poi remunerato miseramente solo ed esclusivamente nel reclutamento di ulteriori soggetti.

I secondi lavori – forse meglio definibili come “attività collaterali” con le quali integrare il proprio reddito – che si possono eseguire da remoto, ovvero dal proprio pc di casa, sono molteplici, anche se assai differenti fra loro. Fra queste, quella del trader sta riscontrando, anno dopo anno, il consenso crescente di tantissime persone, le quali, al termine della propria giornata lavorativa, si collegano dal proprio smartphone, pc o tablet e gestiscono finanziariamente i propri risparmi.

Il trading online, d’altro canto, viene sfruttato da milioni di italiani, che si affidano, spesso, a broker online seri ed affidabili, nonostante non sia un esercizio semplice individuarli. Grande attenzione, in tal senso, va posta dall’utente, che deve affidarsi solo ed esclusivamente a siti attendibili, che siano in grado di fornire, in modo semplice e chiaro, una “view” del meccanismo dei mercati oltre a fornire utili suggerimenti su quali siano le strategie migliori da adottare.

Blogger: una figura ormai superata o ancora attuale?

Il “trader”, però, non è l’unica attività collaterale alla quale si sono rivolti gli italiani. In molti, infatti, si sono inventati copywriter, ovvero creatori di contenuti, che grazie ad un’ottima capacità di scrittura abbinata ad una discreta conoscenza SEO, redigono articoli per siti internet. Una figura, il copywriter, sempre più ricercata nel mondo telematico, che per molti è diventato un vero e proprio lavoro, mentre per altri può rappresentare un ottimo ingrediente per implementare le entrate mensili.

Un altro lavoro che viene eseguito in “smart working” è il traduttore. Non è raro, infatti, che diverse aziende, siti o singoli individui cerchino figure che possano svolgere il ruolo di “interprete”, seppur a distanza, per sbrigare alcune importanti pratiche commerciali internazionali.

Ne sanno qualcosa molti neo-laureati in lingue, che, in attesa di trovare un lavoro più “solido”, riescono a trovare delle opportunità professionali grazie al mondo del web. Negli scorsi anni, però, un lavoro in remoto, più di altri, si era rivelato particolarmente redditizio: il blogger.

Chi intuì, oltre dieci anni fa, le potenzialità di questo mestiere, oggi si è costruito, spesso, una discreta fortuna a livello economico. Oggi, però, risulta abbastanza inflazionato, ed è difficile che un soggetto possa arricchirsi come blogger. La fantasia, però, può portare spesso a dei risultati imprevedibili: nonostante appaia come una montagna russa da scalare, aprire un blog potrebbe essere foriero, a sorpresa, di soddisfazioni.

L'articolo Guadagnare online: quali sono le professioni più redditizie? proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Bonus casa 2020, ecco come e quando si può sfruttare https://www.scenaripoliticieconomici.it/bonus-casa-2020-ecco-come-e-quando-si-puo-sfruttare/ Sun, 08 Dec 2019 06:00:40 +0000 http://www.scenaripoliticieconomici.it/?p=40 Interessante novità che riguarda il bonus casa 2020 che è stata diffusa nel corso degli ultimi giorni. Infatti, è praticamente[...]

L'articolo Bonus casa 2020, ecco come e quando si può sfruttare proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Interessante novità che riguarda il bonus casa 2020 che è stata diffusa nel corso degli ultimi giorni. Infatti, è praticamente certo, ormai, che verrà confermata la proroga relativa alle detrazioni fiscali per tutti coloro che svolgono degli interventi o dei lavori di ristrutturazione in ambito edilizio e di risparmio energetico.

È stata la legge di bilancio 2020 a prevedere delle novità davvero molto interessanti per tutti coloro che hanno preso la decisione di ristrutturare la propria abitazione o anche solamente una parte di essa. Ad esempio, dopo aver visto i costi della cucina, si prende la decisione di ristrutturarla completamente, rivoluzionando tale ambiente in maniera tale da non solo da donare un nuovo aspetto alla propria abitazione, ma anche nel rendere più efficiente e moderna, al passo con i tempi anche dal punto di vista estetico (esempio).

Quindi, si possono sfruttare svariate agevolazioni fiscali utilizzando il bonus facciate, riuscendo a recuperare fino ad una soglia massima pari al 90%. Sono stati confermati anche i tre bonus che hanno favorito l’attività di imprese produttrici e delle imprese che si occupano delle installazioni.

Come funziona il bonus casa in fase di dichiarazione

Un’agevolazione fiscale che sarà pari al 50% su una spesa massima che può arrivare al massimo ai 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare, oppure in riferimento al singolo condominio nel caso in cui l’intervento venga effettuato sulle parti in comune. Non solo, dal momento che il bonus viene messo a disposizione, come dicevamo in precedenza, nella forma della detrazione Irpef, che si potrà spalmare lungo una decina di anni. In questo senso, saranno sicuramente molto più vantaggiosi tutti quei lavori legati all’urbanistica, nello specifico quelli correlati con la manutenzione straordinaria o superiore. Stesso discorso per tutte quelle spese che vengono sostenute per la realizzazione di strutture e sistemi che possano abbattere le barriere architettoniche o quelli legati alla sicurezza.

Molto interessante anche il bonus ristrutturazioni. La detrazione Irpef avrà un valore che si aggira intorno al 36% in relazione a tutte quelle spese che vengono sostenute per la creazione di coperture dedicate al verde, oppure per la realizzazione di giardini pensili, pozzi, piuttosto che piani di irrigazione. Ovviamente, il bonus vale anche in riferimento alle fioriere fisse e all’allestimento permanente del verde su balconi e terrazzi.

Questo bonus ristrutturazioni legato al verde edilizio si può suddividere in dieci quote per anno e verrà calcolato su una spesa massima pari a 5 mila euro per ciascuna unità immobiliare. La detrazione pari al 65% potrà vantare un vantaggio fiscale fino ad arrivare al massimo a 100 mila euro e va ad applicarsi solo ed esclusivamente su interventi di coibentazione termica degli edifici e, quelle meno importanti, legate all’installazione di pannelli solari.

È presente anche il sisma bonus su tutti quegli edifici che si trovano all’interno di tutti quei Comuni che sono collocati nelle zone sismiche classificate come 1, 2 e 3, con uno sconto Irpef che arriva fino al 70% se tali lavori permettono di migliorare la classe sismica di tali edificio e addirittura del 75% in caso di guadagno di due classi sismiche.

L'articolo Bonus casa 2020, ecco come e quando si può sfruttare proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Guerra dei dazi, area euro in rallentamento: Draghi rispolvera il Bazooka https://www.scenaripoliticieconomici.it/guerra-dei-dazi-area-euro-in-rallentamento-draghi-rispolvera-il-bazooka/ Sat, 28 Apr 2018 21:24:49 +0000 http://www.scenaripoliticieconomici.it/?p=30 La Banca Centrale Europea torna, nuovamente, in azione. La situazione economica del Vecchio Continente, d’altronde, non è certamente delle più[...]

L'articolo Guerra dei dazi, area euro in rallentamento: Draghi rispolvera il Bazooka proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
La Banca Centrale Europea torna, nuovamente, in azione. La situazione economica del Vecchio Continente, d’altronde, non è certamente delle più rosee. Un chiaro segnale, in tal senso, arriva direttamente della Germania, la locomotiva economica di tutto il continente: nell’ultimo trimestre, il PIL teutonico, dopo illo tempore, ha fatto registrare un segno negativo. Un -0,1% che, seppur nella sua lievità, ha messo sull’attenti la massima istituzione finanziaria europea, che intravede in questo numero il segnale di un possibile forte rallentamento dell’economia dell’intera area. E senza adeguate misure, passare dal rallentamento alla recessione è un rischio assai concreto.

Rallentamento economico area €uro: quali sono le misure adottate dalla BCE?

Proprio per questo motivo, Mario Draghi, come ultimo atto del suo mandato da governatore dell’istituto di Francoforte, ha deciso di utilizzare, nuovamente, il celeberrimo “bazooka”, col chiaro intento di supportare il sistema economico e finanziario grazie all’immissione di liquidità sui mercati. Le misure adottate sono state molteplici. La più importante è stata, indubbiamente, il ripristino del Quantitative Easing, la misura straordinaria grazie alla quale un istituto centrale può, in modo non convenzionale, aumentare la disponibilità di moneta in circolazione: la BCE, per un tempo al momento non definito, acquisterà bond sui mercati per un importo di 20 miliardi al mese.

Di questo ne beneficerà direttamente anche il nostro stato, come si è potuto notare, nelle scorse settimane, col significativo restringimento dello spread, causato – in parte – anche dal mutato scenario politico sviluppatosi in Italia, nonostante l’avvio  del Q.E. sia fissato per il primo giorno del mese di novembre.

Un’altra significativa misura adottata, riguarda i tassi sui depositi: la Banca Centrale Europea ha deciso di tagliarli ulteriormente, portandoli da -0,40% a -0,50%; ad una parte di essi, ovvero quella al di sopra della soglia calcolata dalle riserve obbligatorie moltiplicate per sei, non verrà applicato il tasso negativo, anche se la remunerazione sarà pari a zero.

Anche in questo caso, la misura è stato adottata a tempo indefinito: finché le prospettive di inflazione non convergeranno significativamente su un livello prossimo al 2%, l’istituto centrale non rialzerà i tassi. Una manovra che, nonostante il nobilissimo fine di evitare gravosi contraccolpi all’area €uro, potrebbe impattare negativamente sui conti economici degli istituti di credito, già deteriorati dalla grande crisi dello scorso decennio e dalla perdurante politica dei tassi negativi: i soldi depositati sui conti correnti dai cittadini, infatti, rappresentano a tutti gli effetti un costo per le banche.

La guerra dei dazi, motivo scatenante del forte rallentamento globale

Un motivo che, più d’altri, ha causato il rallentamento dell’intera economia, è riconducibile alla guerra dei dazi commerciali fra USA e Cina. In un mondo sempre più interconnesso, il destino non pare più appeso ad un filo ma agli imprevedibili Tweet di Donald Trump, che dalla nota piattaforma social annuncia, spesso, le future misure economiche e finanziarie di un grande paese come gli States, cogliendo spesso impreparate anche le più importanti autorità economiche a stelle e strisce.

Un atteggiamento, quello del presidente degli States, da alcuni considerato un azzardo. Ma è sufficiente collegarsi ad un casino online con bonus free spin per verificare, coi propri occhi, come alcuni portali dispongano di norme certe e sicure che il buon Donald, ahinoi, attualmente non sta esibendo.

E vista l’ormai prossima scadenza elettorale, quest’atteggiamento da combattente al fronte, che in certe zone degli States riscontra un forte consenso, è destinato a perdurare per i prossimi dodici anni. Con buona pace di chi, ovvero la maggior parte delle istituzioni ed autorità economiche del mondo, spinge affinché si trovi un definitivo accordo fra USA e Cina che ponga fine a questa guerra commerciale, causa principale, certamente non l’unica, del rallentamento del PIL mondiale.

La mossa della Banca Centrale Europea, quindi, è da ritenersi saggia. E a breve, seppur in contesto di tassi ufficiali totalmente differenti, potrebbe essere replicata dalla Federal Reserve, pronta a tagliare dello 0,25%  il tasso sui depositi.

L'articolo Guerra dei dazi, area euro in rallentamento: Draghi rispolvera il Bazooka proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Disney compra 21 St. Century Fox https://www.scenaripoliticieconomici.it/disney-compra-21-st-century-fox/ Tue, 02 Jan 2018 17:56:17 +0000 http://www.scenaripoliticieconomici.it/?p=20 Era da diverse settimane che si avvicendavano voci sull’interesse della Disney per l’impero di Rupert Murdoch, il re delle televisioni[...]

L'articolo Disney compra 21 St. Century Fox proviene da Scenari Politici Economici.

]]>
Era da diverse settimane che si avvicendavano voci sull’interesse della Disney per l’impero di Rupert Murdoch, il re delle televisioni e dei mezzi mediatici australiano e ora arriva la notizia ufficiale con la quale si conferma il passaggio di mano dal miliardario all’altrettanto potente gruppo, la Disney. Certo ne è stata fatta di strada da quando il fondatore della famosissima azienda disegnava Topolino & Company, riscontrando i primi successi, clamorosamente confermati dopo alcuni anni con il filma di cartoni animati Fantasia, il capolavoro Disney ancora oggi apprezzato ammirato da tutti, bambini ed adulti. Walt Disney ha saputo costruire un impero divertendo in modo sano ed istruttivo, generazioni di bambini ne hanno saputo apprezzare le creazioni che oggi sono aggiornate con la tecnologia digitale, sempre ammirate ma con un tocco di nostalgia per quei vecchi cartoni.

L’operazione finanziaria

Sono 52,4 miliardi di dollari quelli impegnati dalla Disney per l’acquisizione della famosa Casa cinematografica 21St Century Fox i cui azionisti riceveranno azioni della Disney per un valore di 0,2745 per ciascuna azione della Century Fox. Questo passaggio mette nelle mani di Disney la maggior parte di quanto costruito dal miliardario Murdoch nel corso di oltre trent’anni, dagli studi cinematografici di Hollywood al principale canale satellitare in Europa e le emittenti TV più popolari in India. Passano di mano, quindi, Sky, Star India e diverse altre emittenti tra le quali anche National Geographic. Restano, invece, a Murdoch Fox News, il canale sportivo FS1 e il Network Fox negli Stati Uniti. Futuro incerto per il figlio di Murdoch che si vede sfilare da sotto il naso l’impero del padre ma potrebbe forse ambire al posto di ad della Disney, dopo che nel 2021 Bob Iger, attuale ad, dovrebbe lasciare il suo incarico. L’accordo ora deve passare il vaglio dell’Antitrust USA prima di diventare definitivo.

 

L'articolo Disney compra 21 St. Century Fox proviene da Scenari Politici Economici.

]]>